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martedì 19 agosto 2014

Bambini, troppo zucchero per 9 su 10 rischiano obesità, diabete e carie

«Bsta un poco di zucchero e la pillola va giù». Il motto di Mary Poppins ha conquistato generazioni di bimbi e di mamme. Che, troppo spesso, lo applicano alla lettera, con il risultato che il Italia 9 bambini su 10 consumano troppo zucchero già prima di compiere un anno.
I livelli assunti ogni giorno sono ai massimi consentiti già ni primi 12 mesi di vita. Un'epidemia dolce che rischia di allevare un esercito di potenziali obesi, diabetici, cardiopatici e con i denti maalti. Lo dimostra lo studio Nutrintake, condotto da Gianvincenzo Zuccotti, direttore della clinica pediatrica dell'ospedale Sacco-università di Milano su un campione di oltre 400 bambini dai 6 ai 36 anni.

«La preferenza per il gusto dolce è innata e contribuisce ad influenzare le preferenze alimentari per tutta la vita» avverte Claudio Maffeis, professore associato di Pediatria all'università di Verona. Ma se è vero che «gli zuccheri sono fondamentali per la crescita e il sostentamento quotidiano», va sottolineato che «la nostra dieta ha già a disposizione tanti alimenti naturalmente dolci che aiutano ad assecondare il gusto dei bambini senza forzature».

Invece «spesso tendiamo ad addolcire eccessivamente gli alimenti e a preferire cibi ricchi di zuccheri.Questi errori, se diventano abitudini, possono influenzare negativamente la salute futura dei bambini». Rischi confermati anche da una ricerca dei Cdc americani, pubblicata di recente su “Jama” che dimostrano la coreelazione tra eccesso di zuccheri e comparsa di malattie cardiovascolari gravi.

«Mai aggiungere lo zucchero - spiega Maffeis - per accentuare il sapore di alimenti che si pensa non siano apprezzati dal bambino. Spesso i genitori tendono ad aggiungere lo zucchero alla frutta, a intingere il ciuccio nello zucchero e nel miele. Con importanti conseguenze sul processo di dentizione, sulla futura insorgenza di carie e sullo sviluppo del gusto».

martedì 18 giugno 2013

Fumare durante la gravidanza non è collegato direttamente allo sviluppo dell'autismo

Ad affermarlo è uno studio pubblicato dal Journal of Autism and Developmental Disorders.
La ricerca, promossa dalla Drexel University di Philadelphia, è stata condotta in Svezia su oltre 42 mila bambini. E' risultato che il 19% dei bambini con ASD aveva subito il fumo passivo della madre durante la gravidanza, ma che una percentuale simile (18%) appartiene al gruppo dei bambini affestti da ASD ma nati senza fumo passivo.

 La differenza è minima dunque, come spiega il responsabile Brian Lee: "Non abbiamo trovato alcuna prova che il fumo materno durante la gravidanza aumenti il rischio di disturbi dello spettro autistico". Ricordiamo alle future mamme che fumare durante la gravidanza è comunque altamente sconsigliato: i rischi per i nascituri sono tanti.

mercoledì 8 maggio 2013

Ora legale, per i bambini irritabilità per tre giorni

Nella notte tra sabato e domenica le lancette vanno spostate avanti di un'ora, un piccolo cambiamento che si tradurrà in sonnolenza, malumori e irritabilità per i bambini italiani tra 0 e 8 anni.
Per gli esperti quest'anno i problemi saranno ridotti, e l'adattamento durerà meno del solito, complice il calendario e la coincidenza con le feste pasquali.
La raccomandazione dei pediatri è di portare i piccoli all'aria aperta. Fuori, infatti, fanno esercizio fisico, si distraggono, si stancano. E il sonno arriva più facilmente. Oppure, se le previsioni saranno confermate, «si può programmare un pomeriggio in casa con gli amici: il gioco in gruppo avrà lo stesso effetto.

«Il nuovo orario ha l'effetto di un viaggio da Milano a Londra, con tutti i disturbi legati al jet lag - spiega il pediatra Italo Farnetani- ed espone i piccoli, ma anche un 3% di adulti, al rischio di insonnia notturna e sonnolenza di giorno. Dunque è importante non andare a letto troppo presto o quando ancora non si ha sonno». Contro l'effetto ora legale l'errore più diffuso fra le mamme e i papà è «ancora quello di far finta di niente, mandando i bimbi a letto come al solito».

Secondo l'esperto, invece, quest'anno basterà guardare gli occhi del bimbo. «Se si chiudono, vuol dire che è stanco e pronto a dormire. Il mattino dopo, poi, non si dovrà alzare troppo presto, perchè festa, e in questo modo recupererà appieno e il suo organismo riadatterà più facilmente il proprio ritmo circadiano al nuovo orario - spiega l'esperto -
Altrimenti faticherà ad addormentarsi e si sveglierà sempre un'ora prima rispetto al resto della famiglia».

In ogni caso quest'anno il calendario avvantaggia gli ‘scombussolati’, dato che gli orari saranno già alterati dalle feste, quindi basteranno tre giorni per adattarsi.

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